Cosa sta succedendo a Liberated Brands USA?

Se ne parla ormai da qualche settimana: Liberated Brands (USA) ha avviato la procedura Chapter 11 per bancarotta. Questo cosa comporta per i marchi (Quiksilver, Volcom, Billabong, RVCA, Spyder e altri) che aveva in gestione?
A livello europeo, poco o niente. Qui ti spieghiamo in poche parole quello che ti serve sapere sulla salute dei tuoi marchi surf & mountain preferiti.
Cosa è successo a Liberated USA
Liberated Brands dichiara fallimento
Liberated Brands, un tempo operatore principale delle licenze per marchi iconici come Quiksilver, Volcom, Billabong, RVCA e altri del portafoglio di Authentic Brands Group (ABG), ha ufficialmente dichiarato bancarotta con il Chapter 11 il 2 febbraio 2025. Questa decisione segna un capitolo difficile per l’azienda, che negli ultimi anni aveva intrapreso un’espansione ambiziosa ma che si è rivelata insostenibile.
La storia di Liberated Brands US

La storia di Liberated Brands US
Fondata nel 1978 da ex dirigenti di Volcom, Liberated era stata creata per gestire le licenze dei marchi di proprietà di ABG. Inizialmente, Liberated aveva in gestione Volcom, Spyder, Electric e Captain Fin Co.
Dopo l’acquisizione di Boardriders (Quiksilver, Roxy, DC, Billabong, Element, Rvca, Von Zipper, Dot Dash) da parte di ABG nel 2023, il gruppo aveva assegnato a Liberated la licenza e-Comm e retail di alcuni di questi marchi in USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Thailandia e Indonesia.
Questa crescita ha visto l’azienda passare da 67 negozi a 140 in pochi anni e quasi triplicare il numero dei suoi dipendenti. Nonostante un aumento iniziale dei ricavi, che sono passati da $350 milioni nel 2021 a $422 milioni nel 2022 grazie alla domanda durante la pandemia e a nuove acquisizioni di licenze, Liberated ha iniziato a mostrare segni di difficoltà nel 2023.
L'azienda si è trovata ad affrontare una combinazione di sfide macroeconomiche, tra cui:
- Aumento dei tassi di interesse che ha reso più costoso il debito accumulato per finanziare la crescita e le acquisizioni.
- Pressioni inflazionistiche che hanno ridotto il potere d'acquisto dei consumatori e aumentato i costi operativi.
- Ritardi nella catena di approvvigionamento che hanno compromesso la puntualità delle consegne e la disponibilità di prodotti.
Le difficoltà sono culminate nel dicembre 2024, quando ABG ha deciso di ritirare tutte le licenze globali da Liberated Brands, ritenendo che l'azienda non avesse le risorse necessarie per sostenere adeguatamente i marchi.
Liberated Brands dichiara bancarotta in America
In seguito alla perdita dei marchi, Liberated non ha potuto fare altro che dichiarare la bancarotta. Al momento del ricorso al Chapter 11, l'azienda riportava un debito di $226 milioni contro $3,3 milioni di liquidità disponibile. I principali creditori del gruppo sono i produttori tessili in Cina e altri Paesi del far-east.
Il trasferimento di licenze di ABG
Nel frattempo, ABG aveva già trasferito le licenze nordamericane per Quiksilver Billabong e RVCA a nuovi partner affidabili: rispettivamente, O5 Apparel e Ethos Brands. Volcom è stato assegnato al Levy Group, mentre Spyder è andato ad Outdoor Collective. DC era già in mano ad un altro operatore.
Ci teniamo a sottolineare che tutti questi cambiamenti non impattano in nessun modo sui marchi e sulle operazioni europee. Continua a leggere per capire meglio come funziona il sistema di licenze di ABG.

Come funziona il sistema di licenze ABG
Come opera Authentic Brands Group (ABG) con i marchi acquisiti
Authentic Brands Group (ABG) è una società globale di gestione e sviluppo di marchi che si distingue per il suo modello di business unico e asset-light.
Invece di operare direttamente i marchi che acquisisce, ABG si concentra sulla loro gestione strategica attraverso un approccio basato su licenze, partnership e collaborazioni. Di seguito i principali elementi del loro metodo operativo:
Acquisizione di marchi riconoscibili
ABG si concentra sull'acquisizione di marchi noti che possiedono un forte riconoscimento del nome, spesso legati a sport, lifestyle, moda, intrattenimento e cultura pop. Alcuni esempi includono marchi iconici come:
- Sport e lifestyle: Reebok, Quiksilver, Volcom, Billabong.
- Moda: Forever 21, Nautica, Barneys New York.
- Celebrità: Elvis Presley, Marilyn Monroe, Muhammad Ali (inclusi i diritti d’immagine).
L'obiettivo è acquisire brand con un forte valore intrinseco, anche se in difficoltà finanziarie, e rilanciarli capitalizzando sulla loro notorietà.
Modello basato su licenze
ABG non gestisce direttamente la produzione, distribuzione o vendita dei suoi marchi. Invece, concede licenze per l'uso del marchio a partner specializzati che gestiscono le operazioni in aree specifiche come:
- Produzione e distribuzione: affidate a produttori locali o globali.
- Retail fisico: concessioni in licenza a operatori regionali.
- E-commerce: sviluppato da licenziatari esperti o attraverso piattaforme dedicate.
In questo modo, ABG si libera del peso delle operazioni logistiche e si concentra sull'espansione strategica e sul mantenimento della coerenza del marchio.
Sviluppo e gestione strategica del brand
ABG investe pesantemente nella costruzione e nel rilancio dell'identità del marchio per adattarlo ai trend moderni e massimizzare i profitti. Questo include:
- Marketing e storytelling: strategie digitali avanzate per coinvolgere i consumatori (social media, influencer marketing).
- Collaborazioni e co-branding: partnership con altri brand o creativi per attrarre nuovi segmenti di mercato.
- Espansione geografica: identificazione di nuovi mercati globali in cui espandere la presenza del marchio attraverso licenze regionali.

Focus sull'ottimizzazione dei profitti
Il modello di ABG punta a ridurre i costi operativi gestendo i marchi in modo leggero. Invece di impegnarsi in attività a basso margine come la produzione diretta o la gestione di negozi fisici, ABG genera entrate principalmente da:
- Royalty: Commissioni sulle vendite realizzate dai licenziatari.
- Partnership strategiche: Collaborazioni con operatori di livello mondiale.
- Diritti d'immagine: Per i marchi e le icone che detiene.
Questo approccio garantisce un flusso di entrate stabile e scalabile, riducendo i rischi legati alle fluttuazioni del mercato retail.
Ristrutturazione e rilancio
Quando ABG acquisisce un marchio in difficoltà, il suo obiettivo principale è trasformarlo in un business redditizio e sostenibile. Questo processo include:
- Chiusura di negozi fisici non redditizi.
- Snellimento delle operazioni: outsourcing della produzione e distribuzione a partner di fiducia.
- Riposizionamento del brand: nuove campagne di marketing e un focus su prodotti ad alto margine.
Focus su operazioni globali decentralizzate
ABG spesso divide i suoi marchi in aree geografiche affidandoli a licenziatari diversi per:
- Nord America
- Europa
- Asia-Pacifico
- America Latina
Questo approccio consente ai licenziatari di adattare il brand alle esigenze specifiche di ogni mercato, mantenendo al contempo la coerenza globale.

Le conseguenze su Quiksilver Europa e gli altri marchi
Nessuna conseguenza sull'Europa
In quanto distributori ufficiali di Quiksilver, Roxy, DC e Spyder in Italia e interlocutori privilegiati sia di Boardriders che di Liberated Brands EU, vogliamo rassicurare i nostri clienti, partner e fornitori in Europa che questa situazione non avrà alcun impatto sulle operazioni europee di Boardriders.
Boardriders opera sotto Beaumanoir Group
In seguito all'acquisizione dei marchi Boardriders da parte di ABG, le operazioni europee sono state assegnate al colosso della moda Baumanoir.
Beaumanoir Group gestisce un portfolio di 15 brands, possiede oltre 2.800 punti vendita in tutto il mondo, impiega più di 12.000 dipendenti a livello globale e genera un fatturato annuale di circa 1 miliardo di euro.
Oltre al settore moda, il gruppo opera anche nel campo della logistica con Log’s, offrendo soluzioni avanzate di supply chain per ottimizzare la distribuzione e garantire un’esperienza cliente impeccabile.
Già da prima dell'acquisizione di ABG, tutte le funzioni principali legate all'operatività dei brands erano state portate in Europa, tra cui: design, sviluppo, marketing, sourcing e distribuzione.

Questo significa che i marchi Quiksilver, Roxy, Billabong, Element, DC Shoes e RVCA continuano a prosperare nel mercato europeo, con una solida presenza in negozi fisici, piattaforme di e-commerce e partnership con rivenditori specializzati.
Non solo: dall'arrivo di Beaumanoir, e la precedente vendita del fondo finanziario Oaktree, comportano un cambio di passo: dopo molti anni, i marchi sono finalmente liberi di investire in marketing e prodotto, come si evince già dalle ultime stagioni.
Spyder e Volcom appartengono a Liberated Brands Europa
Un discorso simile si può fare per i marchi gestiti da Liberated EU: nonostante lo stesso nome, Liberated Europa è un'azienda separata da Liberated USA, di diritto francese, e totalmente indipendente da quello che succede in America.
Da oltre 10 anni, l'azienda di Anglet ha portato il design, il sourcing, la logistica e le vendite in Europa. Questo significa che le operazioni europee di Spyder sono al riparo da qualsiasi contraccolpo agli eventi d'oltreoceano.

Riassunto: Quiksilver sta fallendo?
Assolutamente no. Anzi, non potrebbe stare meglio. E lo stesso vale per gli altri marchi del gruppo Boardriders e Liberated Brands EU.
Dopo la vendita al gruppo ABG dei marchi Quiksilver, Roxy, DC, Billabong, Element e RVCA da parte di Oaktree, questi sono stati dati in licenza a diversi operatori in diverse aree geografiche.
Le operazioni europee sono state lasciate a Boardriders EU (Na Pa Li), ora di proprieta del colosso della moda Beaumanoir Group, mentre quelle nordamericane sono state date in licenza a Liberated USA.
Liberated Brands EU gestiva già da svariati anni i marchi Spyder, Volcom, Electric e Captain Fin Co.
Liberated USA, ha perseguito un'operazione di espansione troppo ambiziosa nel momento sbagliato, e dopo aver manifestato difficoltà finanziarie, ha perso le licenze americane e i marchi sono stati prontamente assegnati a nuovi operatori specializzati. In seguito a questa operazione, il gruppo è stato costretto a chiudere i battenti.
I marchi restano vivi, sani e di proprietà di ABG, le operazioni europee rimangono a Boardriders e Liberated Brands, che gestiscono già da anni il marketing, le vendite, il sourcing e la distribuzione, ma soprattutto il design, che ora più che mai potrà essere concentrato sui bisogni e i gusti dei consumatori europei.